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Diga della Miorina
Sesto Calende (VA)
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Regola il flusso delle acque del Fiume Ticino, emissario del Lago Maggiore. Linga 265 metri deve resistere alla pressione media di 350 milioni di m3 d'acqua è rafforzata da 5 grandi pilastri distanti 50 metri tra loro, con una base di 15 metri nel senso della corrente e un'altezza di 25 di cui 15 sotto il letto del fiume. L'opera ha lo scopo di trasformare il lago in un gigantesco serbatoio di riserva per le centrali idroelettriche e per i canali di irrigazione, regolando la fornitura d'acqua. Lungo la diga si aprono 120 porte sistema "Chanoine" per lo scarico dell'acqua: ciascuna di esse, in acciaio inossidabile, è larga 1,60 metri, pesa una tonnellata ed è imperniata alla base su robusti telai metallici facenti corpo con la diga medesima.
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"La Giustizia" Murale musivo del Palazzo di Giustizia di Milano
Via Freguglia, 1
Milano (MI)
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Mosaico eseguito nel 1936 da Mario Sironi sul frontale dell'aula della Prima Sezione della Corte d'Assise e d'Appello. Rappresenta la "Giustizia armata con la Legge" con a destra la Verità, e a sinistra la Forza.
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Murales di Orgosolo
Orgosolo (NU)
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Essi costituiscono una vera e propria pinacoteca all'aperto e se alcuni esempi tradiscono ingenuità e semplicità nell'esecuzione, dovute alla mano acerba dei ragazzi delle scuole medie, altri rivelano il talento di vari artisti che si sono cimentati per lasciare qualcosa della loro ispirazione a Orgosolo.
L'attività muralistica nel nostro centro risale all'anno scolastico 1975, quando nelle locali scuole medie, per presentare agli allievi gli argomenti riguardanti la Resistenza, di cui ricorreva il trentennale, diversi docenti decisero di chiamare alcuni orgolesi che avevano fatto l'esperienza della guerra e della lotta partigiana e poi di realizzare alcuni manifestini da appendere in classe, con disegni e slogan sul tema. I lavori, vivacemente colorati, furono esposti anche sui muri di alcune vie del paese, incontrando l'apprezzamento della popolazione. Successivamente, essendo essi di materiale deteriorabile, per le intemperie o per altro, si decise di riprodurli tramite disegno sulle pareti stesse. Coordinati dal professore Francesco Del Casino, senese trapiantato nel paese, diverse generazioni di alunni si susseguirono nell´opera di abbellimento delle vie principali, trattando tematiche di vastissimo respiro, che spaziavano da fatti di cronaca internazionale e nazionale ad avvenimenti o situazioni di ambito locale. Da allora l'attività non ha conosciuto soste e, se alcune opere sono andate perdute nel corso di lavori di ristrutturazione degli edifici ove erano state dipinte, numerose altre decorano le diverse vie del paese e alcune zone di campagna, quasi a dare il benvenuto a chi sta per arrivarvi.
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"Tuttomondo" Murale di Keith Haring
Largo Zandonai (angolo Via D'Azeglio - Piazza Vittorio Emanuele II)
Pisa (PI)
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Nel giugno del 1989, sul retro della Chiesa di Sant'Antonio, l'artista newyorkese Keith Haring ha realizzato l’ultima opera pubblica della sua vita ritenuta il suo testamento spirituale.
Orario : Sempre visibile dalla pubblica via.
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Torre di Pisa
Pisa (PI)
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Subito dietro al Duomo di Pisa sorge la principale attrazione di Piazza dei Miracoli, il celebre campanile o Torre Pendente.
L'edificio, costruito in varie fasi, interessa non soltanto per la particolarità della sua statica, ma anche per la bellezza della sua architettura romanica-pisana: di forma cilindrica, è tutto di marmo bianco, e sembra ispirarsi alla cattedrale nelle serie di arcate cieche della parte inferiore e nei successivi ordini di loggette.
Sulla cima ha una cella campanaria, sulla parte d’ingresso vi è stata collocata una scultura di Andrea Guardi (sec. XV), raffigurante la "Madonna con il bambino".
Nell'interno, a sinistra, nello spessore del muro, comincia una scala che con 293 gradini porta ai vari piani sino all'ultima loggetta, dalla quale con una scala a chiocciola si raggiungono le celle campanarie ed infine la cima, da cui si gode un meraviglioso panorama su tutta la città, la pianura ed il mare.
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Torre di Pulcinella
Montepulciano (SI)
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Edificata nel 1524, prende il nome dalla statua che ne sovrasta la sommità, raffigurante un fantoccio meccanico simile a Pulcinella. Un meccanismo (l'originale è del '600) permette al pupazzo di battere le ore su una campana mediante un martello.
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Villaggio Operaio di Crespi d'Adda
Capriate San Gervasio (BG)
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"Crespi" è il cognome della famiglia di industriali cotonieri lombardi che a fine Ottocento realizzò un "Villaggio ideale del lavoro" accanto al proprio opificio, lungo la riva bergamasca del fiume Adda.
Il Villaggio Crespi d'Adda è una vera e propria cittadina costruita dal nulla dal padrone di una fabbrica per i suoi dipendenti e le loro famiglie.
In questo piccolo mondo perfetto il padrone "regnava" dal suo castello e provvedeva come un padre a tutti i bisogni dei dipendenti. Nel Villaggio potevano abitare solo coloro che lavoravano nell'opificio, e la vita di tutti i singoli e della comunità intera "ruotava attorno alla fabbrica stessa", ai suoi ritmi e alle sue esigenze. Il Villaggio di Crespi d’Adda è certamente la più importante testimonianza in Italia del fenomeno dei villaggi operai: ha costituito una delle realizzazioni più complete ed originali nel mondo e si è conservato perfettamente integro – mantenendo pressoché intatto il suo aspetto urbanistico e architettonico.
Crespi d'Adda è un autentico modello di città ideale; un interessantissimo, quasi perfetto, microcosmo autosufficiente dove la vita dei dipendenti, insieme a quelle delle loro famiglie e della comunità intera, ruotava – in un piano ideale di ordine e di armonia – attorno alla fabbrica; una città-giardino a misura d’uomo, al confine tra mondo rurale e mondo industriale.
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Informazioni: ( 02/90987191
* info@villaggiocrespi.it : www.villaggiocrespi.it
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