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DATI TERRITORIO
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LUCCA
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Regione: Toscana
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Provincia: Lucca
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Popolazione: 81.862
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Altitudine: 19 metri slm
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Zona Climatica: D
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Latitudine: 43° 50' 32" N
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Longitudine: 10° 30' 19" E
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MUSEI & MONUMENTI
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LUCCA
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Museo Nazionale di Villa Guinigi
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Museo Nazionale di Villa Guinigi
Via della Quarquonia Lucca (LU)
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Il museo ha sede dal 1968 nella villa eretta nel 1418 dal signore di Lucca Paolo Guinigi, una imponente costruzione in laterizi, detta poi Quarquoia. Testimonia della cultura e dell'arte lucchese dall'antichità (materiali etruschi, romani, liguri e qualche esempio di oreficeria longobarda) e raccoglie anche arredi sacri dal XVI al XIX secolo, decorazioni architettoniche medievali, sculture gotiche. Nella pinacoteca, importanti opere di artisti lucchesi (Deodato Orlandi, Angelo Puccinelli, Matteo Civitali), toscani (Fra' Bartolomeo, Pietro da Cortona) ed emiliani (Amico Aspertini, Guido Reni, Giovanni Lanfranco).
Chiuso lunedì Orario Martedì-sabato 9.00-19.00; domenica 9.00-14.00
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Informazioni: ( 0583496033
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Museo e Pinacoteca Nazionale di Palazzo Mansi
Via Galli Tassi 43 Lucca (LU)
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Il percorso museale si snoda attraverso gli ambienti del prezioso edificio nobiliare costruito tra XVI e XVII secolo, trovando i momenti di maggiore interesse nella preziosa Camera degli Sposi dalle tappezzerie ricamate, nel salone da ballo con affreschi di Gian Gioseffo dal Sole e nella pinacoteca, qui trasferita nel 1977-1978 dal palazzo della Provincia. Il nucleo principale risale alla donazione fatta nel 1847 da Leopoldo II e in seguito si è arricchita con donazioni e acquisti. Vi sono rappresentate le scuole veneta (Pietro l'eremita davanti al Consiglio veneto di Paolo Veronese), lombarda, romana, meridionale e soprattutto toscana (Ritratto di giovinetto del Pontormo; Ritratto di Ferdinando I de' Medici del Bronzino, Santa Caterina di Alessandra di Ventura Salimbeni). Una piccola sezione è dedicata al lascito Tongiorgi con la preziosa collezione di tessuti copti databili tra il VI e il X secolo.
Chiuso lunedì Orario Martedì-sabato 9.00-19.00; domenica 9.00-14.00
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Informazioni: ( 058355570 FAX 0583312221
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Museo della Cattedrale
Via dell'Arcivescovado Lucca (LU)
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Il museo, sistemato in un articolato complesso medievale che assembla una casa-torre duecentesca, un corpo centrale del secolo successivo e un oratorio del Cinquecento, espone varie collezioni ordinate cronologicamente che comprendono dipinti, arredi liturgici (del tardo Cinquecento), oreficerie, argenti e codici miniati (databili dal Medioevo al Quattrocento inoltrato) per la maggior parte di pertinenza del duomo e della chiesa dei Santi Giovanni e Reparata, prima cattedrale della città. Tra le opere principali: un crocifisso in argento dorato a forma d'albero (XV secolo), il pastorale di San Martino con l'elemosina del santo di Francesco Marti, un cofanetto rivestito di cuoio con rilievi colorati e dorati, la croce in metallo dorato detta "croce dei Pisani"perché sarebbe stata sottratta con l'inganno ai Pisani, due legature d'argento con rilievi a sbalzo (XVI secolo) e l'Apostolo di Jacopo della Quercia.
Orario Lunedì-venerdì 10.00-17.00; sabato, domenica 10.00-18.00
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Informazioni: ( 0583490530
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Gabinetto di Storia Naturale
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Gabinetto di Storia Naturale
Via degli Asili 35 Lucca (LU)
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In alcune sale del palazzo Lucchesini, edificio settecentesco su precedenti strutture del XVI secolo, sono ospitate le collezioni del Gabinetto di storia naturale e di fisica dell'antica università di Lucca, riunite dal granduca Leopoldo II.
Chiuso giugno-settembre Orario Ottobre-maggio: venerdì, sabato, 3° domenica del mese 16.00-19.00
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Biglietto: Ingresso gratuito Informazioni: ( 0583496471 FAX 0583495202
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Orto Botanico Cesare Bicchi
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Orto Botanico Cesare Bicchi
Via del Giardino Botanico Lucca (LU)
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Il museo ospita modelli in gesso di antiche varietà di frutta e strumenti agrari dell'Ottocento. Attorno vi è l'orto botanico che, fondato nel XVI secolo, ricostruito nella prima metà dell'Ottocento e ristrutturato negli anni Settanta-Ottanta del Novecento, conserva tra l'altro le idrofite che un tempo vivevano numerose nelle paludi della Toscana settentrionale.
Chiuso domenica; novembre-marzo Orario Aprile-ottobre: lunedì-sabato 9.00-12.30
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Informazioni: ( 0583442160
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Casa Natale di Puccini
Corte San Lorenzo 8 Lucca (LU)
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Istituito nella casa in cui Giacomo Puccini nacque nel 1858, conserva ricordi, documenti, ritratti e strumenti musicali appartenuti al maestro, che morì a Bruxelles nel 1924 ed è sepolto a Torre del Lago; si noti il pianoforte su cui fu composta la Turandot.
Chiuso lunedì; 1-15 marzo Orario Luglio, agosto: martedì-domenica 10.00-13.00, 15.00-19.00. Settembre-15 novembre: martedì-domenica 10.00-13.00, 15.00-18.00 16 novembre-dicembre: martedì-domenica 11.00-13.00 Gennaio, febbraio: martedì-domenica 10.00-13.00 15 marzo-giugno: martedì-domenica 10.00-13.00, 15.00-18.00
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Informazioni: ( 0583584028 - 0583341612 FAX 0583955824
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Museo Storico della Liberazione (1943-1945)
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Museo Storico della Liberazione (1943-1945)
Via Sant'Andrea 43 Lucca (LU)
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Nel museo, ospitato nelle sale del turrito palazzo Guinigi, elegante edificio in cotto della seconda metà del Trecento, sono conservati documenti di notevole interesse storico e una collezione di cimeli degli anni della Resistenza.
Orario Mercoledì, sabato 16.00-18.00
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Biglietto: Ingresso gratuito Informazioni: ( 0583490294 FAX 0583342010
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Museo del Risorgimento
Cortile degli Svizzeri 6 Lucca (LU)
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Il museo, ospitato negli ambienti del Palazzo della Provincia, edificata da Bartolomeo Ammannati nel 1578 come Palazzo della Signoria, raccoglie cimeli in prevalenza di epoca risorgimentale, ma anche riguardanti aspetti della storia d'Italia fino alla seconda guerra mondiale.
Orario Visitabile a richiesta
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Biglietto: Ingresso gratuito Informazioni: ( 0583955765
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MERCATINI
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LUCCA
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Mercato Antiquario di Lucca
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Lucca (LU)
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Centro storico (Piazza Antelminelli, P.za S.Martino e zone limitrofe)
La 3° domenica e sabato precedente |
Informazioni: Comune di Lucca, Ufficio Commercio ( 0583/442824
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MITI & LEGGENDE
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LUCCA
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Il corpo mummificato di S.Zita nella chiesa di S.Frediano a Lucca
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Miracolo delle Rose e dei Fiori di Santa Zita
Lucca (LU)
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La giovane Zita, all'età di 12 anni, lasciò la sua casa e si recò in città, a Lucca, per poter trovare un lavoro. Entrò subito al servizio della famiglia Fatinelli, una famiglia molto ricca di Lucca che abitava vicino alla chiesa di San Frediano. Ogni giorno quando i signori Fatinelli avevano finito di mangiare Zita riempiva il suo grembiule dei pezzi di pane che restavano e li portava ai poveri; ma un giorno mentre scendeva le scale trovò il suo padrone che con uno sguardo molto arrabbiato le chiese cosa avesse all’interno del suo grembiule; ella non per mentire, ma per indicare come era fiorita la carità, gli disse che aveva soltanto rose e fiori. Il signor Fatinelli incredulo gli chiese di aprire il grembiule, lei lo aprì e vide che i pezzi di pane si erano trasformati veramente in rose e fiori. Il 27 Aprile di ogni anno sulla piazza di San Frediano vengono costruiti dei veri e propri giardini ornati di fiori in ricordo del miracolo delle rose e dei fiori. La gente si reca all’interno della chiesa a visitare ed a baciare l’urna dove da 8 secoli riposa S.Zita per ricevere la benedizione.
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La chiesa di S.Frediano a Lucca
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La Deviazione del Serchio
Lucca (LU)
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Frediano, giunto pellegrino in Italia dall'Irlanda, si stabilì come eremita nei pressi di Lucca. Egli raccolse presto attorno a sé chierici e sacerdoti con l'aiuto dei quali eresse la chiesa dei Santi Martino e Vincenzo, che oggi porta il suo nome. Eletto vescovo intorno al 560, egli compì il suo miracolo più celebre, che cementò il legame con la città: la deviazione del corso del Serchio e la conseguente bonifica della campagna lucchese. Secondo la leggenda, Frediano tracciò con un rastrello il nuovo corso del fiume, sul quale, per via prodigiosa, si incanalarono immediatamente le acque. Sarebbe morto a Lucca il 18 marzo del 588.
La fama di santità di Frediano e, in particolare, il miracolo del Serchio gli valsero sin dal tardo sec. VI una venerazione molto intensa, come apprendiamo da un passo dei "Dialogi" di Gregorio Magno; nel pieno Medioevo il culto fu promosso in particolare dalle congregazioni canonicali facenti capo alla basilica a lui intitolata in Lucca.
La devozione radicata nella vita religiosa lucchese è testimoniata dalle numerose chiese a lui intitolate nell'ambito dell'antica diocesi, e trova espressione nella festa celebrata in città il 18 novembre, a memoria di una traslazione del corpo nella basilica di San Frediano.
San Frediano è rappresentato in abiti vescovili, spesso con l'attributo del rastrello, a ricordo dello strumento usato per deviare il corso del Serchio.
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SAGRE & TRADIZIONI
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LUCCA
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Luminara di Santa Croce
Lucca (LU)
13 settembre
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Ricorda la traslazione del "Volto santo", uno splendido crocefisso ligneo dell'XI secolo. Esso però, secondo un'antica narrazione, sarebbe stato colpito dal discepolo segreto di Gesù, Nicodemo, a eccezione del volto, che invece sarebbe opera di un angelo. Nicodemo poi, sentendo prossima la fine, lo affidò a un cristiano che lo nascose nella sua casa. Nel 742 giunse in Palestina, allora occupata dai musulmani, il vescovo Gualfredo al quale un angelo rivelò in sogno la collocazione dell'immagine. Il prelato riuscì a impossessarsene e ad affidarla a una barca priva di vela e di equipaggio, affinchè la Provvidenza la trasportasse in terra cristiana. Dopo un lungo vagare il battello giunse a Luni, e da qua infine fu portato a Lucca, dove fu oggetto di devota venerazione e dove si istituì una processione alla quale prendevano parte tutti i maschi della città. Ancora oggi dalla chiesa di San Frediano parte una processione al lume di torce che, seguendo l'antico percorso della Croce, giunge al Duomo di San Martino, mentre la città è illuminata da migliaia di lumini di cera. Alla processione partecipano figuranti in costume, autorità civili e militari, confraternite e delegazioni di altri comuni toscani, e tutti insieme formano un fiume di luci e fiaccole. Al Volto santo è legata una graziosa leggenda ripresa da un trovatore francese del XIII secolo: narra di un giullare che volle offrire alla sacra immagine il frutto migliore della sua arte, esibendosi davanti a essa nei suoi giochi di prestigio. In cambio la sacra immagine gli offrì una sua preziosa pianella.
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