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     DATI TERRITORIO     NOLA  NA 
 Regione: Campania   Provincia: Napoli 
 Popolazione: 32.730   Altitudine: 34 metri slm  Zona Climatica: C
  Latitudine: 40° 55' 30" N    Longitudine: 14° 31' 45" E 
 
     MUSEI & MONUMENTI     NOLA  NA 

Antiquarium del Seminario Vescovile
Antiquarium del Seminario Vescovile
Via Seminario 53
Nola (NA)
Custodisce diversi reperti rinvenuti negli scavi effettuati a Cimitile, in origine coemeterium dove i Nolani deponevano i corpi dei martiri cristiani. Importante è il cosiddetto cippus Abellanus, una stele in marmo sulla quale è iscritto un tratto sull'uso delle terre sacre, stipulato in lingua osca tra i cittadini di Nola e di Abella nel 150-140 a.C.

Chiuso domenica 
Orario Lunedì-sabato 9.00-13.00

Biglietto: Ingresso gratuito
Informazioni: ( 0818235374


     MITI & LEGGENDE     NOLA  NA 
I Gigli di Nola
I Gigli di Nola
Nola (NA)

Le origini della Festa dei Gigli si ritrovano in un racconto di Papa Gregorio Magno. Nel 410 d.C. i Goti di Alarico arrivano a Nola dopo aver già saccheggiato Roma. Depredano la città e deportano in Africa i migliori giovani per farne schiavi. Il Vescovo Paolino, nominato proprio l'anno precedente alla Cattedra Episcopale nolana, decide di offrire se stesso e i beni della sua chiesa in cambio dei nolani rapiti. Naturalmente fu subito accettata la proposta, ma oltre che deportare in Africa Paolino, non desistettero a farlo con tutti gli altri. Già distrutta e derubata, la città fu, dunque, anche beffata e privata del suo amato protettore e la popolazione calata nel più profondo sconforto. Ma Paolino era persona di grandi doti: giunto in Africa come schiavo, stupì i suoi rapitori con le sue azioni, allo stesso tempo, umane e miracolose: protettivo nei confronti degli altri deportati, umile nei confronti dei tiranni, ebbe il dono di portare ovunque pace e serenità e di trasformare in terreno fertilissimo l'arido deserto. I suoi rapitori, riconosciuta la grandezza del personaggio, decisero di liberarlo con tutti i suoi compagni e di riaccompagnarli in patria con grandi onoreficenze. L'intera popolazione accorse in massa sulle coste ad accogliere la nave del Vescovo, organizzando un enorme corteo in cui ognuno portava quel poco che gli era rimasto, in segno di gioia e ringraziamento: i frutti del proprio lavoro, gli stessi attrezzi usati per produrlo ma soprattutto fiori e ceri accesi (cilii, in dialetto, da qui l'origine del nome gigli). Da quel momento, ogni anno il ritorno del Vescovo fu rievocato con grandi festeggiamenti durante i quali la barca di Paolino veniva accolta in un grande corteo in cui sfilavano ceri e torce sempre più grandi, fino a trasformarsi, nei secoli, nella Festa dei Gigli che oggi conosciamo.

: www.giglidinola.tv

     SAGRE & TRADIZIONI     NOLA  NA 



Sagra dei Gigli
Nola (NA)

22 giugno se domenica, o la domenica successiva.

La festa dei Gigli ha origine il 26 Giugno di un anno non precisato del V° secolo. In quel giorno S.Paolino tornava dall'Africa dopo aver riscattato con la sua persona l'ultimo ostaggio, il figlio di una vedova, che era ancora nelle mani dei banditi. Gli altri li aveva riscattati dando tutti i suoi beni. Fu accolto sulla spiaggia di Oplonti (oggi Torre Annunziata) dal popolo nolano con in testa i gonfaloni delle corporazioni di mestieri. Tra le mani la gente portava fiori (gigli) raccolti nelle campagne. Forse gia' dall'anno successivo si ripete' l'avvenimento per ricordare l'eroico gesto del Santo. Con il passare degli anni e dei secoli i gigli furono dapprima portati su legni, poi su cataletti quindi su torri in legno tanto alte che verso il XVII secolo il Vescovo e' costretto a darne la benedizione in piazza perche' troppo alte per portarle nel Duomo. Si arriva così ai giorni nostri, con torri in legno alte anche 30 metri ricoperte di cartapesta, che sviluppano temi storici, religiosi o di attualita'. Il numero dei gigli e' otto, in ricordo del numero di delegati che accolsero S.Paolino, e sono: Ortolano, Salumiere, Bettoliere, Panettiere, Barca (con sopra S.Paolino e "o' Turco" che accompagno' il Santo in patria), Beccaio, Calzolaio, Fabbro, Sarto.


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