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     DATI TERRITORIO     VIBO VALENTIA  VV 
 Regione: Calabria   Provincia: Vibo Valentia 
 Popolazione: 33.957   Altitudine: 476 metri slm  Zona Climatica: D
  Latitudine: 38° 40' 27" N    Longitudine: 16° 06' 09" E 
 
     MUSEI & MONUMENTI     VIBO VALENTIA  VV 

Museo Archeologico Statale Vito Capialbi
Museo Archeologico Statale Vito Capialbi
Castello Normanno - Svevo
Vibo Valentia (VV)
Il museo, fondato nel 1969 e intitolato dall'archeologo vibonese Vito Capialbi (1790-1853), è ospitato nel castello normanno-svevo, recentemente ristrutturato, fatto costruire da Ruggero il Normanno come avamposto fortificato della vicina città di Mileto. Formatosi con le collezioni Albanese e Capialbi nonché con i metalli provenienti dagli scavi effettuati dal 1969 nella necropoli occidentale di Vibo Valentia e nel suo territorio, il museo segue nell'esposizione un criterio topografico e cronologico: i reperti sono disposti nelle vetrine così come erano al momento del ritrovamento. Si segnala: il corredo di una tomba dell'età del Bronzo (materiali in cristallo di rocca, tra cui una impugnatura di scettro, e un sigillo in corniola di probabile importazione orientale); materiali votivi provenienti dal santuario rinvenuto in località Scrimbia (vasi di importazione greca, bacili e specchi in bronzo, elmi, cinturoni, uno scudo, uno schiniere); tra i reperti delle necropoli, una lamina in oro con iscrizione greca relativa al culto orfico. Inoltre vasi a figure nere e a figure rosse, arule, frammenti architettonici dipinti ecc. provenienti da collezioni private vibonesi e il monetiere Capialbi, di recente acquisito dallo Stato. Della città romana vengono esposti statue di togati, il busto in marmo di Agrippa, pavimenti a mosaico appartenenti alle ville patrizie, oggetti di uso quotidiano. Nella torre nord sono esposti alcuni reperti provenienti dalle necropoli romane, dalla città tardo-antica e dalle ville rinvenute nel territorio.

Orario Lunedì-domenica 9.00-19.00

Informazioni: ( 096343350



Casa Museo Capialbi
Casa Museo Capialbi
Via Cesare Lombardi
Vibo Valentia (VV)
Gran parte dei reperti greci e romani di proprietà degli eredi Capialbi è stata concessa in deposito al Museo archeologico statale. Presso il palazzo Capialbi sono tuttora custoditi la collezione dei vetri romani, i bronzetti greci di età arcaica e materiali del periodo medievale (ceramiche, vetrate, sigilli bizantini ecc.) Nella biblioteca sono raccolte anche pergamene, incunaboli e numerose cinquecentine.

Orario Visitabile a richiesta solo a settembre

Biglietto: Ingresso gratuito
Informazioni: ( 096341016



Museo dell'Arte Sacra
Museo dell'Arte Sacra
Piazza San Leoluca
Vibo Valentia (VV)
Il museo, che ha sede presso il Valentianum (ex convento domenicano), custodisce il Tesoro del Duomo. Sono esposti paramenti, quadri, vasi, statue, suppellettili varie, libri, stampe ecc. Particolare interessanti sono dieci statuine bronzee di Cosimo Fanzago (XVII secolo), i plastici dello scultore moderno Francesco Jerace, un sarcofago del XV secolo e una mitra storica del XIX secolo.

Orario Visitabile a richiesta

Biglietto: Ingresso gratuito
Informazioni: ( 096342344



Museo dell'Emigrazione Monsignor Scalabrini
Museo dell'Emigrazione Monsignor Scalabrini
Piazza San Leoluca
Vibo Valentia (VV)
Il museo, istituito nel 1995, ha sede nel Valentianum. Attorno a un tipico baule usato dagli emigranti calabresi e risalente agli anni Venti del Novecento, è disposta una vasta collezione di oggetti (foto, lettere, immagini sacre, bauli e valigie, attrezzi da lavoro, macchine per scrivere, macchine per cucire, radio, grammofoni ecc.) che documenta il fenomeno dell'emigrazione meridionale, e in particolare di quella calabrese.

Orario Visitabile a richiesta

Informazioni: ( 096342344


     SAGRE & TRADIZIONI     VIBO VALENTIA  VV 
L'Affruntata
Vibo Valentia (VV)

Domenica di Pasqua

Protagoniste di questa sorta di sacra rappresentazione sono tre delle otto grandi statue (Misteri) settecentesche scolpite da Ludovico Rubino per i riti della settimana santa.
Ogni statua è animata da quattro portatori appartenenti all'arciconfraternita del santo Rosario. Dopo due diversi cortei penitenziali che si svolgono il venerdì santo, la processione dei Misteri e la processione della Desolata, nella tarda mattinata della domenica si svolge appunto l'Affruntata, cioè l'incontro tra la Vergine e il Cristo risorto. Le loro statue e quelle dell'apostolo Giovanni escono dalle rispettive chiese e compiono percorsi differenti fra due ali di folla commossa: Giovanni è alla frenetica ricerca di Maria per darle il lieto annunzio dell'avvenuta resurrezione. Quando la scorge le corre intorno e le comunica la gioiosa notizia, ma la madre resta incredula, impietrita dal dolore e la statua dell'apostolo è costretta a fare per due volte la spola tra lei e il figliolo. Alla terza la segue, titubante, anche il simulacro del Cristo che leva in alto un vessillo bianco. A questo punto Maria sembra convincersi e avanza incerta, si avvicina con il cuore in tumulto, ma per tre volte ritorna sui suoi passi. D'improvviso avviene l'incontro e alla statua di Maria, in segno di cessazione del lutto, cade il velo nero che l'avvolge, così ella appare nello splendore della sua veste azzurra intessuta di stelle d'oro e d'argento. Nell'aria si alza improvviso un volo di colombi.



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