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I.G.P.
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Clementina di Calabria
Zona Tipica: Calabria
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Frutto ibrido, risultato del probabile incrocio tra il mandarino e l’arancio amaro. Scorza liscia di colore arancio scuro, avente numerose ghiandole oleifere. Ha forma sferoidale lievemente schiacciata ai poli e calibro del diametro minimo di 16-18 mm. Possiede una polpa molto succosa, deliquescente ed aromatica, di colore arancione: è importante sottolineare la pressoché totale assenza di semi.
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Preboggion
Zona Tipica: Liguria
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Voce totalmente genovese, che non ha nella lingua italiana vocabolo corrispondente, e con la quale si indica un insieme d' erbe selvatiche che varia a seconda della località; in Genova sono denominati così certi mazzi di erbaggi, composti di bietole, cavoli cappucci primaticci (gagge) e prezzemolo. Nella Riviera di Levante il preboggion comprende le seguenti erbe: cicerbita, talegna, raperonzolo, dente di cane, pimpinella, borragine e bietole di prato.
Il dizionario Frisoni traduce il preboggion «minestrone contadinesco»; secondo il Casaccia è «un intruglio di erbe».
Il nome preboggion trae origine da Goffredo di Buglione, condottiero delle crociate di origine belga. Durante una sosta di questi crociati a Genova, pare che i camalli mandassero i ragazzi in giro a raccogliere le erbe "pro Boggion", per Buglione (anni '30). Con queste erbe facevano una minestra calda per sostenere i crociati che stavano partendo.
La data del preboggion è il 2 agosto (S. Eusebio) e si festeggia a Sestri Ponente, la raccolta si faceva 15 giorni prima.
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I.G.P.
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Nocciola del Piemonte "Tonda gentile delle Langhe”
Zona Tipica: Piemonte
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La composizione del frutto comprende una buona percentuale zuccherina (14%), elementi proteici (16% circa) e risulta ricchissima di grassi (oltre il 60%). Questo si traduce in un alto valore nutritivo (100 gr. di nocciole edibili producono poco meno di 700 calorie).
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I.G.P.
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Uva da Tavola di Canicattì
Zona Tipica: Zone intorno a Canicattì (AG) e Mazzarrone (CT)
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E' ottenuta dalla fecondazione della cultivar “Bicane” con polline di Moscato d’Amburgo e presenta grappoli del peso di circa 1 kg, acini spargoli medio-grossi, turgidi, dorati e croccanti; ha un aroma di moscato ed un profumo gradevole.
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Cicerchia di Serra de' Conti
Zona Tipica: Serra de' Conti (AN)
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E' un legume povero, un tempo molto diffuso nelle Marche. Si coltivava in primavera tra il granoturco assieme ai fagioli e ai ceci e si raccoglieva ad agosto. Le piantine riunite in piccoli fasci erano appese al sole e poi "battute" nell'aia: una buona scorta di cicerchie era una garanzia per l'inverno. Poi questo legume poverissimo è stato abbandonato e, per anni, l'unica cicerchia presente sul mercato è stata quella grande e insipida coltivata nell'America centrale. Soltanto qualche contadino di Serra de'Conti ha continuato a coltivare nell'orto di casa la minuta e saporita varietà marchigiana, salvandola dall'estinzione definitiva.
Questa cicerchia non ha bisogno di lunghi tempi di ammollo (è sufficiente una notte) e di cottura (bastano quaranta minuti). È un ingrediente particolarmente versatile: ottima in zuppe e minestre, ma anche cucinata in purea o servita come contorno dello zampone. Con la farina di cicerchie, inoltre, si preparano maltagliati e pappardelle.
* info.cicerchia@libero.it : www.cicerchiadiserradeconti.it
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Mele rosa dei Monti Sibillini
Zona Tipica: Monti Sibillini (AP, FM e MC)
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Da sempre sui Monti Sibillini, tra i 400 e i 900 metri di altitudine. Sono piccoline, irregolari, leggermente schiacciate e con un peduncolo cortissimo. Il colore è verdognolo con sfumature che vanno dal rosa al rosso violaceo. La polpa è acidula e zuccherina, il profumo intenso e aromatico. Insomma sono buone ma poco appariscenti e non riescono a competere con le mele moderne presenti sul mercato: più grandi, regolari e dai colori brillanti. Proprio per questo la loro coltivazione è stata quasi completamente abbandonata: è sopravvissuto qualche vecchissimo albero sparso e soltanto da qualche anno sono tornate in coltura, ma le quantità prodotte sono sempre irrisorie. Un tempo, al contrario, erano preziose e ricercate soprattutto per la loro serbevolezza: raccolte nella prima decade di ottobre, infatti, si conservano perfettamente fino ad aprile. Anzi diventano più buone, perché la polpa, soda e compatta, con il tempo si ammorbidisce.
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Oliva tenera ascolana
Zona Tipica: Provincia di Ascoli Piceno e le colline tra i fiumi Tronto e Vomano della provincia di Teramo
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Si distinguono soprattutto per la tenerezza e perché sono grandi, ovali e ricche di polpa, per la buccia sottile, il colore verde paglierino e, ancora, la dolcezza del sapore. Coltivate in una ristretta area di terreni calcarei che supera di poco i cento ettari e che non riesce a soddisfare le richieste del mercato. Mercato che, per altro, esiste da poco: soltanto vent'anni fa nessuno conosceva e comprava la Tenera Ascolana e il suo consumo era esclusivamente familiare. E sono proprio le famiglie ad aver salvato una delle olive da tavola più buone del Mediterraneo assieme alle ricette per conservarla e per cucinarla.
Il metodo di conservazione più diffuso è la classica salamoia, ma l'oliva Tenera più celebre è quella farcita e fritta, un piatto di grande raffinatezza e di probabile origine ricca e borghese.
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Asparago d’Argenteuil
toscano
Zona Tipica: Valdarno Aretino e Area Fiorentina
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Ha dimensioni inferiori ed è più sottile degli ibridi in commercio,
ma la parte edibile (non legnosa) è maggiore; il sapore
è più intenso.
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Basilico Gigante
Zona Tipica: Valdarno Aretino e Fiorentino
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Pianta con foglie lucide, di colore verde smeraldo chiaro, larghe
a forma di lattuga. Ha odore intenso.
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Fagiolo Zolfino
Zona Tipica: Valdarno aretino e fiorentino e Pratomagno (AR e FI)
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Fagiolo piccolo, tondo, di colore giallo pallido con ilo bianco,
buccia molto fine e di facile cottura.
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Scalogno Nostrale Toscano
Zona Tipica: Valdarno aretino e fiorentino
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Ha colore giallo e dimensioni maggiori rispetto a quello in
commercio.
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Zafferano Aretino
Zona Tipica: Provincia di
Arezzo
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È una piccola Iridacea, vivace e bulbosa, con bulbo di forma
sferica depressa, a tuniche fibrose di colore fulvo. I fiori, 2-
5 per pianta, sono rosso-violacei. Gli stimmi e la parte superiore
dello stilo (utilizzata per produrre la spezia) emanano
un odore gradevole dovuto alla presenza di un olio essenziale;
contengono una sostanza zuccherina ed una colorante
derivata da carotenoidi.
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I.G.P.
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Asparago Verde di Altedo
Zona Tipica: Parte del territorio della provincia di Ferrara e per la provincia di Bologna nei comuni di Anzola dell'Emilia, Argelato, Bologna, Budrio, Baricella, Bentivoglio, Calderara di Reno, Crevalcore, Castello d'Argile, Castenaso, Castel Maggiore, Castel s. Pietro, Castelguelfo, Dozza, Galliera, Granarolo dell'Emilia, Imola, Malalbergo, Medicina, Minerbio, Molinella, Mordano, Ozzano, Pieve di Cento, Sala Bolognese, San Giovanni in Persiceto, San Giorgio di Piano, San Pietro in Casale, Sant'Agata Bolognese e San Lazzaro di Savena.
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Il diametro deve essere compreso tra i 10 e i 20 mm. Viene coltivato su terreni sabbiosi-argillosi. E' dotato di più fibra rispetto ad altri ortaggi, è ricco di sali minerali, tra cui fosforo, potassio, calcio e magnesio. Ricco di vitamine A e C. La caratteristica composizione conferisce all'asparago proprietà diuretiche.
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Marrone dell'Appennino Bolognese
Zona Tipica: Alta e Media Valle del Reno, Cinque Valli Bolognesi e Valle del Samoggia (BO)
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Il marrone è un frutto ricco e digeribile che soddisfa la crescente voglia di cibi naturali e genuini. Grazie ad un elevato valore energetico ed ad un buon contenuto di Sali e vitamine, tisulta essere estremamente nutriente e rimineralizzante.
* conscastanicoltori@libero.it
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I.G.P.
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Arancia Rossa di Sicilia
Zona Tipica: Sicilia Sud-Orientale
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Nelle varietà Tarocco, Moro e Sanguinello ha forma obovata-globosa-ovoidale, dal calibro minimo di 10. Il colore della polpa è arancio per le varietà Tarocco e Sanguinello, interamente rosso vinoso per le Moro.
: www.rossadisicilia.it
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D.O.P.
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Bella della Daunia
Zona Tipica: Cerignola, Stornara, Orta Nova (FG) S.Ferdinando di Puglia e Trinitapoli (BT)
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Frutto verde o nero, molto grande. La sua forma è ellissoidale allungata, con l'apice subdonico e la base appiattita. La polpa, molto consistente, rappresenta l'85% circa del frutto. Ha ottime possibilità di conservazione. Concia - il sistema produttivo usato è il "Sivigliano": i frutti vengono trattati con soda per deamarizzarli. Subito dopo vengono lavati con acqua corrente e conservati in fusti o vasi di vetro o terracotta, aggiungendo del sale da cucina sciolto.
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I.G.P.
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Marrone del Mugello
Zona Tipica: Comunità Montana del Mugello - Alto Mugello - Val di Sieve (FI)
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L’albero del Castagno è una pianta grande, di medio vigore e lento sviluppo, con chioma aperta, rami penduli, corteccia marrone grigiastra profondamente solcata; le gemme sono ovali di color giallo fulvo, le foglie sono verde intenso. Il riccio ha dimensioni medio-grandi, con numerosi aculei medio-lunghi, contenente 2-3 frutti, raramente un guscione. Il frutto è di dimensioni medio grosse (75/90 frutti per kg), forma ovale-ellittica, apice depresso e tormentoso, pericarpo (buccia) color marrone avana con striature in senso meridiano più scure (in numero variabile da 25 a 30) e rilevate specie in prossimità dell’ilo e con abbondante pelosità interna. L’ilo è di media ampiezza con forma rettangolare-ellittica, a contorno regolare, con tormentosità residua ai bordi ed estesa raggiatura stellare.
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Mela Panaia
Zona Tipica: Valdarno Aretino e Fiorentino
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Il frutto è molto grosso, giallo e rugginoso.
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Aglio Rosso Maremmano
Zona Tipica: Provincia di
Grosseto
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È un aglio di dimensioni più piccole rispetto all’aglio normalmente
in commercio, molto profumato e di colore rosso
intenso.
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Olive di Gaeta
Zona Tipica: Gaeta (LT)
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Frutto di forma leggermente affusolata, di colore violaceo, di sapore vinoso, amarostico con sfumature acetiche, prodotto prevalentemente nel territorio comprendente Gaeta ed i comuni limitrofi dei Monti Aurunci. Viene usata per produrre un ottimo olio e soprattutto le olive in salamoia (localmente olive all'acqua) che si prestano per gli usi più svariati in cucina e sono tra gli ingredienti più utilizzati dagli chef di tutto il mondo. Descritta già da Virgilio nell'Eneide, ebbe la sua massima diffusione nel 1400 grazie alle attitudini all'agricoltura, al commercio ed alla navigazione dei cittadini dell'allora Ducato di Gaeta, che esportarono l'olio e le olive di Gaeta in tutto il Mediterraneo, facendone un alimento molto richiesto e apprezzato per l'ottima qualità.
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I.G.P.
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Farro della Garfagnana
Zona Tipica: Garfagnana
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Il Farro della Garfagnana appartiene alla specie Triticum Dicoccum. La sua coltivazione risale al 7000 a.C. in Siria e Mesopotamia e veniva utilizzato dalle popolazioni latine per farne polenta o focacce. Si coltiva in terreni ad altitudini comprese tra 300-1000 mt. Si differenzia dalle altre qualità di Farro per le dimensioni del chicco, più grosse, e per la tenuta in cottura ha un sapore proprio, inconfondibile e gustoso.
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Mela Casciana
Zona Tipica: Garfagnana
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La mela casciana ha una forma rotondeggiante ma schiacciata;
a maturazione è rossa con striature verde-giallo. È
molto profumata, il sapore è dolce ma un po’ acidulo, è compatta,
non farinosa. La pezzatura è medio piccola.
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Pomodori Canestrini
Zona Tipica: Provincia di
Lucca
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Il pomodoro canestrino ha la tipica forma a canestro con solcature
più o meno pronunciate. La polpa è soda e con ottime
caratteristiche organolettiche: poco acida e con elevato contenuto
zuccherino.
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I.G.P.
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Pera Tipica Mantovana
Zona Tipica: Viadanese e Oltre Po Mantovano
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Pera ottenuta dalle varietà William, Max Red Bartlett, Conference, Decana Comizio, Abate Fetel e Kaiser. Le prime due presentano un epicarpo liscio, di colore giallo-rosato e a volte striato; la terza è verde-giallastra con rugginosità diffusa; la quarta è liscia, di colore verde chiaro-giallastro e rosa con rugginosità sparsa; la quinta ha epicarpo verde chiaro-giallastro e rugginosità intorno al peduncolo ed alla cavita calicina; l’ultima possiede un epicarpo ruvido e rugginoso.
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Aglio Massese
Zona Tipica: Provincia di
Massa Carrara
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L’aglio massese ha una forma spiccatamente rotonda e colore bianco sporco. Gli spicchi sono più piccoli e il sapore meno
forte e più dolciastro di quello dell’aglio comune. Si produce
ad aprile, maggio e giugno. Una volta raccolto, viene intrecciato
in una forma particolare chiamata “forcone”. Il “biricolo”,
cioè l’infiorescenza, può essere usato in cucina per
condire saporite frittate.
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