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I.G.P.
Radicchio Rosso di Treviso (Precoce)
Zona Tipica: Province di Treviso, Padova e Venezia

Il radicchio rosso precoce presenta un cespo voluminoso, allungato, ben chiuso, corredato da modesta porzione di radice, foglie caratterizzate da una nervatura principale bianca molto accentuata che si dirama in numerose penninervie nel rosso intenso dello sviluppato lembo fogliare. Ha sapore leggermente amarognolo ed una consistenza mediamente croccante.

* info@radicchioditreviso.it
: www.radicchioditreviso.it

Prodotti Tipici: Radicchio Rosso di Treviso (Tardivo)
Prodotti Tipici: Radicchio Variegato di Castelfranco

I.G.P.
Radicchio Rosso di Treviso (Tardivo)
Zona Tipica: Province di Treviso e Padova

Il radicchio rosso tardivo presenta germogli regolari, uniformi e compatti, foglie serrate e avvolgenti, cespo corredato di una porzione di radice fittonante perfettamente pulita e di lunghezza proporzionale alla dimensione del cespo, comunque non superiore a 6 cm. Ha un lembo fogliare rosso vinoso intenso con nervature secondarie appena accennate; la nervatura principale è completamente bianca. È croccante nella consistenza ed il sapore è gradevolmente amarognolo.

* info@radicchioditreviso.it
: www.radicchioditreviso.it

Prodotti Tipici: Radicchio Rosso di Treviso (Precoce)
Prodotti Tipici: Radicchio Variegato di Castelfranco

I.G.P.
Radicchio Variegato di Castelfranco
Zona Tipica: Province di Treviso, Padova e Venezia

Il cespo del radicchio variegato ha forma bella e colori splendidi; presenta un primo giro di foglie piatte, un secondo un po’ più sollevato, un terzo ancora più inclinato e così via fino al cuore. Le foglie sono spesse e frastagliate, superficie ondulata, forma rotondeggiante. Il loro colore è bianco-crema con variegature, distribuite su tutta la pagina fogliare, che vanno dal viola chiaro al rosso violaceo al rosso vivo. Il sapore varia dal dolce al gradevolmente amarognolo molto delicato.

* info@radicchioditreviso.it
: www.radicchioditreviso.it

Prodotti Tipici: Radicchio Rosso di Treviso (Tardivo)
Prodotti Tipici: Radicchio Rosso di Treviso (Precoce)

I.G.P.
Ciliegia di Marostica
Zona Tipica: Provincia di Vicenza

La Ciliegia di Marostica è un frutto tipico della provincia di Vicenza. I primi alberi furono messi a dimora su ordine del governatore della "terra e castello nobile di Marostica" il giorno delle nozze di sua figlia, nel 1454. L'esistenza del mercato delle ciliegie risale al 1882. Nella zona di produzione esiste inoltre una "strada delle ciliegie". E' rotonda, rossa ed ha una polpa soda, quasi scrosciante e viene confezionata in contenitori di un massimo di 10 kg riconoscibili da un logo che raffigura una ciliegia di colore rosso con peduncolo verde sovrapposta ad una torre medioevale che rappresenta un pezzo di una scacchiera.
In funzione del calibro (diametro massimo della sezione normale all'asse dei frutti), le ciliegie sono classificate nel modo seguente: extra, se con calibro maggiore di 20 millimetri, Iª (prima) e IIª (seconda) se con calibro maggiore di 17 millimetri, IIIª (terza) se con calibro maggiore di 15 millimetri.




D.O.P.
Aceto Balsamico Tradizionale di Modena
Zona Tipica: Provincia di Modena

Sapore dolce e agro insieme, mentre l'aromaticità deriva dai diversi legni delle botticelle in cui riposa. Il profumo è penetrante e persistente, gradevole di armonica acidità.

: www.balsamico.it


D.O.P.
Bergamotto di Reggio Calabria
Zona Tipica: Costa Reggina

Dalla buccia del bergamotto si ricava, per abrasione, l'essenza; dalla polpa il succo impiegato in bevande e dalla scorza essiccata la pectina utilizzata per confetture e gelatine. L'essenza di bergamotto viene commercializzata dal Consorzio come:
- Essenza naturale
- Essenza defurocumarinizzata
- Essenza biologica.


: www.bergamottoconsorzio.it

Fallone di Stimigliano
Fallone di Stimigliano
Zona Tipica: Stimigliano (RI)

Rustico preparato secondo un'antica ricetta: è a forma di calzone fatto con pasta di pane, ripieno di erbe aromatiche condite con olio di oliva della Sabina e cotto nel forno a legna.


Vermentino di Sardegna
Vermentino di Sardegna
Zona Tipica: Sardegna

Vino di colore giallo paglierino, di tipo secco, sia fermo, sia frizzante che dolce, sapore aromatico con retrogusto amarognolo, gradazione dai 12,5° ai 14°, invecchiamento dai 2 ai 3 anni in piedi. Da servire gelato in preferenza con pesce, crostacei e carni bianche.


Ricette Tipiche: Malloreddus alla Campidanese
Lacryma Christi del Vesuvio
Lacryma Christi del Vesuvio
Zona Tipica: Pendici del Vesuvio

Vini nati sui declivi del Vesuvio. Il nome è derivato dalla leggenda che Dio, riconoscendo nel Golfo di Napoli un lembo di cielo asportato da Lucifero, pianse e laddove caddero le lacrime divine sorse la vite del Lacryma Christi.
Vino dalla forza magra e delicata che sfuma in aromi di erbe selvatiche.



Vini Oltrepò Pavese
Vini Oltrepò Pavese
Zona Tipica: Oltrepò Pavese ovvero la parte meridionale della Lombardia occupante un'area cuneiforme che si inserisce tra Piemonte ed Emilia Romagna, il cui vertice meridionale arriva ad interessare l'Appennino ligure.

Sapore intenso, asciutto e di lunga persistenza. Colore limpido, rosso granato. Aroma di mora, liquirizia e di piccoli frutti.

: www.vinoltrepo.it

Vini Lison Pramaggiore
Vini Lison Pramaggiore
Zona Tipica: Comprende i territori di gran parte dei comuni del Veneto Orientale, si estende dai terreni vicino al mare fino ai confini con le province di Treviso e Pordenone.

Bianchi:
Pinot Grigio, Pinot Bianco, Chardonnay, Sauvignon, Tocai Italico o Lison, Riesling Italico, Riesling, Verduzzo
Rossi:
Merlot, Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc, Cabernet Malbech, Refosco dal Peduncolo Rosso



Recioto di Soave
Recioto di Soave
Zona Tipica: Soave (VR)

E’ il primo vino veneto a fregiarsi della Denominazione di origine controllata e garantita. Il Recioto è un vino di antichissima tradizione. L’esistenza nel territorio veronese di un vino bianco dolce, simile all’attuale Recioto di Soave, è testimoniata ancora nel V secolo, nella famosa epistola di Cassiodoro. Il dotto ministro di re Teodorico ricercava oltre l’acinatico «rosso» quello «bianco» (cioè l’attuale Recioto di Soave) per la cui produzione l’uva doveva essere scelta «dalle domestiche pergole», conservata in fruttai fino all’inverno inoltrato con grappoli appesi. Questo vino aveva «bella bianchezza e chiara purità tanto che sembrava nato da gigli». Recioto è un vocabolo dialettale della gente veronese, deriva da «recia» che è la parte alta del grappolo di Garganega quella più nutrita e meglio esposta all’insolazione. Poco prima della raccolta vera e propria si opera una selezione dei grappoli migliori che poi vengono posti sui graticci per l’appassimento. L'uva a riposo viene costantemente seguita e pulita dai quattro ai sei mesi fino al momento della pigiatura. Caratteristica peculiare delle uve messe a riposo è la formazione della muffa nobile, una particolare muffa che dona al vino un’aroma tipico. Il colore è giallo brillante, il profumo complesso che ricorda il miele d’acacia con sfumature floreali di grappolo e un bouquet vellutato, armonico, corposo e gradevolmente mandorlato. A tavola si accompagna ottimamente al tradizionale Pandoro di Verona ed in particolare a tutta la pasticceria secca. Da non trascurare però l’abbinamento con i formaggi tipo Monte Veronese stagionato che rivela un connubio molto interessante. Risulta comunque ottimo per qualsiasi lieta occasione da soli o in compagnia. Oltre alla tradizionale vinificazione di vino passito tranquillo viene proposta anche nella tipologia Spumante.

: www.ilsoave.com

Vino Soave
Vino Soave
Zona Tipica: Soave (VR)

Il Soave ha un colore giallo paglierino con riflessi talvolta verdognoli, profumo delicato ma intenso di violetta, a volte di sambuco, biancospino o marasca. Il sapore è asciutto, di medio corpo, armonico, leggermente amarognolo da mandorle amare. Nel Soave Classico i profumi si fanno più intensi, di violetta e sambuco ma anche di acacia o amarena e al gusto la corposità diviene importante esaltando il retrogusto amarognolo tipico di questo vino. Secondo la gastronomia tradizionale il Soave si sposa perfettamente con gli antipasti magri, le minestre, i piatti a base di uova e di pesce. Questa ristretta qualificazione gastronomica è però ormai superata: il Soave, infatti, si accoppia bene con piatti di mezzo leggeri e in particolare con piatti di carni bianche cucinate alla griglia. E’ ottimo come aperitivo e va servito freddo ma non ghiacciato, a 9-10° C.
Il Soave rappresenta da solo circa il 40% delle produzioni a DOC della provincia di Verona. Si tratta forse della Denominazione a più alta concentrazione viticola che vanta la presenza di oltre 6300 ettari di vigneto in un’area di circa 15.000 ettari nella zona del Soave Classico (nei comuni di Soave e Monteforte d’Alpone il vigneto copre circa l’85% del territorio comunale). Siamo quindi in presenza di un territorio e di un paesaggio fortemente caratterizzato in cui operano circa 3000 aziende agricole con una superficie media aziendale di circa 2 ettari fortemente parcellizzata.


: www.ilsoave.com

Bonet
Zona Tipica: Piemonte

Dolce tipico al cucchiaio a base di amaretti, cacao, uova, panna e caramello. Viene servito freddo ed è un modo irrinunciabile di terminare un vero pranzo alla piemontese.


Ricette Tipiche: Bonet
Mustaccioli
Zona Tipica: Campania

Hanno la forma di un rombo e sono totalmente ricoperti di finissimo cioccolato.


Pabassinas
Zona Tipica: Sardegna

Biscotti natalizi simili ad amaretti composti da noci e mandorle tritate, uvetta, buccia d'arancia, semi di anice e sapa (mosto cotto).


Pan di Ramerino
Zona Tipica: Toscana

Ha origini tardo medioevali, nelle campagne era ritenuto un pane di devozione e veniva preparato con cura, secondo un rituale preciso, specialmente durante la quaresima.


Roccocò
Zona Tipica: Campania

Dolce tipico del periodo natalizio composto da farina, zucchero, mandorle, frutta candita e cacao. Essendo di pasta dura, lo si può gustare bagnato nel vermouth, nello spumante, o addirittura nel vino bianco.


Krumiri
Zona Tipica: Casale Monferrato (AL)

Biscotti caratteristici di Casale Monferrato, secchi (a base di burro, uova, zucchero e farina), un po' ricurvi, poiché, si dice, dovevano imitare la forma dei baffi di re Vittorio Emanuele II. Sono stati brevettati nel 1870 da Domenico Rossi, pasticcere di Casale, per alcuni suoi amici che frequentavano il Caffè della Concordia, che sorgeva in piazza Mazzini. All'origine del nome, peraltro molto incerta, forse c'è la pastafrolla, la quale è molto "capricciosa", fa sempre quello che vuole, rendendo i Krumiri come dotati di volontà propria. Infatti il termine vagamente dispregiativo dato a questi biscotti ha in qualche modo a che fare con una tribù araba molto violenta, le cui scorribande in Tunisia nel 1881 furono il pretesto per l'invasione francese della regione.


Lonzino di fico della Vallesina
Zona Tipica: Vallesina (AN)

I fichi dottati oppure i brogiotti sono seccati al sole dopo il raccolto di fine settembre, amalgamati agli altri ingredienti della tradizione povera contadina: mandorle, piccoli pezzi di cedro e semi di anice stellato. Impastati con un poco di sapa (mosto di uva bianca o nera) o mistrà (liquore ottenuto dalla macerazione di frutti di anice nell'alcol) e avvolti in foglie di fico diventano "lonze" o "lonzini". Un tempo nelle campagne marchigiane, in particolare nella Vallesina, si coltivavano fichi in abbondanza e maturavano tutti insieme poco prima della vendemmia. I contadini si davano un gran daffare per conservarli in mille modi, proprio così nacquero i salamotti dolci di fichi. Legati con un filo di spago o di lana duravano tutto l'inverno, fino a primavera, accompagnando le merende dei ragazzini e i fine pasto delle feste. Dal colore marrone dorato, compatti e solidi, sono ottimi tagliati a piccole fettine e accompagnati dal pecorino di fossa o dalla ricotta di vacca.


Tegole
Zona Tipica: Valle d'Aosta

Biscotti tondeggianti di farina di frumento, albumi d’uovo, nocciole, mandorle dolci e amare. La loro produzione nei laboratori delle pasticcerie della Vallée ebbe inizio una settantina di anni fa, forse sulla base di una ricetta francese. Il nome è dato dall’aspetto “ondulato” che i dolcetti assumevano quando, dopo la cottura in forno, erano messi ad asciugare sul mattarello o su un’altra superficie cilindrica.


Cannellini di Sulmona
Zona Tipica: Sulmona (AQ)

Confetto lungo e sottile con all'interno un cuore di cannella.


Confetti di Sulmona
Zona Tipica: Sulmona (AQ)

Piccolo dolce, esternamente ricoperto di zucchero cotto che contiene al suo interno una mandorla pelata e tostata. Le mandorle (di Avola, le migliori), opportunamente lavorate, vengono messe in recipienti rotanti chiamati "bassine". Si distinguono per forma (a pera, a tamburo) o per il tipo di rotazione (su asse obliquo, orizzontali con fondo forato, ecc.). Al loro interno vengono nebulizzate delle soluzioni di saccarosio che, grazie al riscaldamento ottenuto per insufflazione di aria calda, evaporano lasciando uno strato uniforme di zucchero sulla mandorla. Il processo prevede fasi ripetute di bagnatura e di essiccamento, fino a ottenere lo strato di copertura voluto. La caratteristica dei confetti di Sulmona è che non prevedono l'uso di addensanti (amido e farine). Hanno quindi esclusivamente una copertura di zucchero che li rende particolarmente dolci e gustosi.
Dopo la fase di rivestimento, i confetti presentano una superficie rugosa e irregolare per cui subiscono la lisciatura, la colorazione (se necessaria) e la lucidatura. La confettatura è un processo molto laborioso e può richiedere anche diversi giorni per essere completato.

La tradizione vuole che il confetto da matrimonio sia bianco, ad indicare la purezza della sposa. Il rito del lancio dei confetti all'uscita del corteo dalla chiesa veniva chiamato sciarra ossia rissa, baccano, riferito ai ragazzi che correvano poi a raccogliere i dolci crendo confusione. Il numero di confetti nelle bomboniere deve essere dispari, un augurio per la nascita del futuro figlio.

Nel battesimo invece i confetti saranno rosa per le bambine, colore associato al sangue e quindi alla fertilità, azzurri per i maschietti, a simboleggiare il cielo e quindi la futura elevatezza morale. Alle nozze d'oro o d'argento saranno offerti confetti dorati o argentati, nelle feste di laurea la bomboniera è un piccolo cappello goliardico con il colore appropriato alla facoltà seguita (di solito il rosso).



Baci di Dama
Zona Tipica: Canelli (AT), Susa (TO), Cuneo e Alessandria e provincia.

Tipici dolci diffusi in tutto il Piemonte, in genere composti da due piccoli biscotti rotondi, a base di nocciole, tra i quali c'è una crema. Alcuni tipi di Baci, invece che i biscotti racchiudono la crema tra due amaretti o tre due meringhe.


Ubià
Zona Tipica: Grana d'Asti (AT)

Ostia dolce tipica del paese di Grana d'Asti, ottenuta con farina, zucchero, latte, uova, olio, burro e vanillina.


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