ITALIA 
TOSCANA
Arezzo
Firenze
Grosseto
Livorno
Lucca
Massa Carrara
Pisa
Pistoia
Prato
Siena
 
MUSEI
Archeologia
Arte
Etnografia
Natura
Scienza e Tecnica
Specializzati
Storia
Territorio
  
MONUMENTI
Edifici Religiosi
Edifici Storici
Murales
Palazzi e Giardini
Siti Archeologici
Torri e Campanili
  
MUSEI & MONUMENTI 
 
CONTATTACI 
FORUM 
PREFERITI 
HOME PAGE 

Scavi Archeologici di "Frascole"
Loc. Poggio di Frascole
Dicomano (FI)
La località Poggio di Frascole rappresenta uno dei principali complessi archeologici del Mugello e della Val di Sieve, nonché l’unico dove l’indagine si sia potuta svolgere nell’arco di oltre un decennio con relativa continuità, accompagnata da un sistematico restauro delle strutture archeologiche, in vista di una fruizione pubblica. Tale opera di sistemazione è ormai quasi ultimata ed il complesso è già visitabile. Il luogo era già noto archeologicamente dalla fine del secolo scorso per il ritrovamento di reperti sporadici ma altamente significativi, quali una serie di frammenti ceramici con iscrizioni etrusche. C’era inoltre notizia, dalle fonti letterarie e d’archivio, della passata esistenza nel sito di una chiesa dedicata a San Martino che risultava già presente nella seconda metà del XIII secolo e si sapeva intenzionalmente demolita nel 1465, per essere ricostruita più a valle, nella località propriamente detta Frascole, ove tuttora si trova: sulla esatta ubicazione di essa, però, non si aveva precisa indicazione, anche se pareva logico supporla sulla sommità del poggio. I risultati di una accurata e capillare ricerca di superficie, condotta negli anni ’60 dal Gruppo Archeologico Dicomanese, portarono nel 1972 ai primi saggi esplorativi da parte della Soprintendenza Archeologica per la Toscana; a partire dal 1978, infine, campagne sistematiche di scavo e restauro si sono succedute a cadenza pressoché annuale, portando all’acquisizione di una chiesa medievale, a pianta rettangolare, di modeste dimensioni, fornita però di un piccolo ma dignitoso sagrato lastricato in pietra; di un’imponente struttura etrusca, a pianta rettangolare, costruita a secco con blocchi e lastre di arenaria locale

Orario giorni feriali su appuntamento C/o Sig. Bruni 055 8387404 - Festivi 9-12 16-19

Informazioni: ( 055 8387404



Scavi di Santa Reparata
Scavi di Santa Reparata
Piazza Duomo (interno cattedrale)
Firenze (FI)
I resti di Santa Reparata, l’antica cattedrale di Firenze che mantenne questo nome fino al 1412, anno in cui fu sostituito con quello di Santa Maria del Fiore, forniscono un rilevante contributo alla conoscenza dell’arte, della storia e della topografia cittadina. I resti più antichi sono ad una quota probabilmente di poco superiore al livello della città romana, ovvero alla stessa quota di base del Battistero.

la Domenica e nei seguenti giorni: 1° Gennaio, 6 Gennaio, da Giovedì Santo a Pasqua, 24 Giugno, 15 Agosto, 8 Settembre, 1° Novembre, 8 Dicembre, 25/26 Dicembre 
Orario 10-17.40

Biglietto: 3,00 
Informazioni: ( 055 2302885



Tombe Erusche
"La Montagnola" e "La Mula"

Viale Fratelli Rosselli,95 e Via della Mula 2
Sesto Fiorentino (FI)
La vicinanza di una città dell’importanza di Fiesole non mancò di influenzare le vicende del popolamento della zona di Sesto fin dall’epoca etrusca, come dimostrano notevoli ritrovamenti archeologici quali la tomba della Montagnola (scavata nel 1959) e l’altra sotto la villa la Mula – della quale costituisce la cantina - entrambe a "tholos" e riferibili al VII-VI secolo a.C. Tra gli altri ritrovamenti etruschi sono ancora da ricordare la tomba arcaica di Palastreto, distrutta dopo il suo ritrovamento nel 1901, la stele di Camporella, riferibile al VII-VI secolo a. C., la tomba a "tholos" rinvenuta alla metà del secolo scorso nel giardino della Villa Torrigiani ed anch’essa distrutta, il cippo funerario de Il Neto rinvenuto nel 1903 presso la Villa Gamba Ghiselli, riferibile al VI secolo a. C. ed ora al Museo Archeologico di Firenze.

Informazioni: ( 055-4496334



Tomba della Quadriga Infernale
Necropoli delle Pianacce
Sarteano (SI)
E' scavata nel travertino ad una profondità di 5 metri, si accede mediante un corridoio di 20 metri. E' decorata da un ciclo pittorico con colori vivaci e accesi che risaltano sopra l'intonaco bianco. Un lato del corridoio di accesso è decorato con una quadriga (due leoni e due grifi), che traina un carro condotto da un demone dall'aspetto inquietante. La tomba ha restituito anche parte del suo corredo originario che indica la sua creazione negli ultimi decenni del IV sec. a.C. e la sua utilizzazione per tutta la prima metà del III sec. a.C.

Per motivi di conservazione attualmente la tomba non è aperta al pubblico 




Trovati: 4