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Festa di Sant'Antonio Abate
Velletri (RM)
17 gennaio (o domenica successiva)
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Tradizionale festa dell'Università dei Carrettieri e Mulattieri, un'istituzione risalente al Medioevo e tuttora operante. Si inizia con un corteo a cavallo che compie un giro di questua e mette all'asta lo stendardo di Sant'Antonio. Chi offrirà di più avrà il privilegio di conservarlo fino all'anno seguente. Segue poi la "Corsa dell'Anello", durante la quale i concorrenti a cavallo, indossando costumi d'epoca, devono riuscire a infilare con una lancia un anello sospeso a mezz'aria. Al termine della gara i cavalieri attraversano la cittadina portando l'immagine del santo. Il tutto è accompagnato da spettacoli di vario genere e da abbondanti assaggi di pane casericcio e salsicce.
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Infiorata del Corpus Domini
Genzano (RM)
Corpus Domini
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La festa si ammanta di tutti i più lieti colori della primavera: la popolazione raccoglie migliaia di fiori e li offre alla Vergine in obbedienza a una tradizione che risale al 1778. Una intera strada, la storica via Livia (oggi via Belardi), che dalla piazza principale sale in dolce pendio fino all'alta facciata di Santa Maria della Cima, è tappezzata con petali di fiori disposti ordinatamente in undici grandi riquadri separati da ampie fasce ornamentali. Ogni quadro è allestito da un gruppo di persone, donne, uomini e bambini e ciascuna squadra è guidata da un capo con molta autorevolezza. Prima si disegna sul selciato, con gessetti colorati, un abbozzo della scena che si vuole rappresentare, a soggetto religioso o decorativo. Compaiono stemmi, figure umane, arabeschi e raffigurazioni di quadri famosi del Beato Angelico o del Correggio. Altri intanto selezionano i petali dei fiori secondo i colori e li conservano al fresco in grotte scavate nel tufo. Talvolta i petali sono triturati per ottenere sfumature di colore, dopodichè con solerzia, perché la delicata materia non si sciupi, si riempiono i contorni dei disegni partendo dal centro e poi via via verso i lati. Quando il lavoro è completo tutto risplende in una fantastica policronia ed è offerto all'ammirazione di turisti e paesani. Al tramonto la processione scende lungo la via fiorita. Al termine della festa bande di ragazzi, partendo dalla sommità, scendono a precipizio lungo la via e tutto viene distrutto rapidamente in un'orgia di colori, sollevati dal vento e lanciati in aria dagli scatenati monelli.
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Festa de' Noantri
Roma (RM)
A partire dalla terza domenica di luglio
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Festa del rione di Trastevere, che per alcuni giorni vive un clima da sagra paesana in occasione della festa della Madonna del Carmelo. Secondo una leggenda sorta nel XVI secolo, un giorno alcuni fiumaroli stavano pescando sulle rive del Tevere, quando improvvisamente uno di loro vide attaccata al suo amo una cassa che conteneva una statua della Madonna. Da allora si decise di ricordare il miracoloso ritrovamento con una festa. Una processione trasferisce la statua dalla chiesa di sant'Agata alla Lungaretta (in cui è custodita) fino a san Crisogono, dove rimane otto giorni prima di essere ricondotta nella sua sede. La processione è organizzata dall'arciconfraternita del SS. Sacramento e di santa Maria del Carmine, i cui aderenti indossano un saio bianco. Le strade del quartiere sono illuminate da lampadine colorate, i marciapiedi sono invasi da innumerevoli bancarelle e chioschi gastronomici, le osserie all'aperto sono sempre affollate, si assiste a concerti di banda, spettacoli teatrali, folkloristici e musicali. Infine, la mezzanotte dell'ultimo giorno, vi sono i fuochi artificiali sull'isola Tiberina.
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Festa dell'Inchinata
Tivoli (RM)
15 agosto
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La festa vuole rappresentare il momento in cui la Vergine Maria, nell'attimo della dormizione (trapasso), vede apparire il suo divino figliolo. Ecco dunque che nel rispetto di una tradizione risalente all'alto medioevo, gli araldi chiamano a raccolta gli abitanti che poi si dividono in due processioni, una delle quali accompagna una Madonna dipinta da Jacopo Torritti nel XIII secolo, l'altra un trittico a tempera raffigurante il Salvatore benedicente. Le due sacre immagini sono state lasciate vicine durante la notte e si sostiene che fra di loro siano intercorse parole di tenero affetto. I due cortei, dopo aver percorso tragitti diversi, si incontrano infine in piazza santa Maria Maggiore sotto archi trionfali di mortella e in quel momento scoppia una filza di mortaretti. Qui, tra una nube di fumo le due effigi vengono avvicinate, poi per tre volte l'immagine di Gesù e quella della Vergine si inchinano l'una verso l'altra, mentre i fedeli implorano misericordia ad alta voce.
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Pianto delle zitelle
Vallepietra (RM)
Prima domenica dopo Pentecoste
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Si tratta di un pellegrinaggio al santuario della santissima Trinità, scavato in una enorme grotta su una parete a strapiombo, al quale partecipano migliaia di fedeli che s'inerpicano sui 1300 metri del monte Autore (due ore circa di cammino dal paese) a partire dalla sera di sabato. A mano a mano che giungono i fedeli entrano nel tempio procedendo in ginocchio, con una curiosa ondulazione del corpo e della testa protesa in avanti. All'alba della domenica ha luogo il "pianto delle zitelle", una sorta di sacra rappresentazione dedicata al Cristo morto eseguito da una ventina di donne e ragazze del paese, che si tramandano questo privilegio di madre in figlia. Ognuna di loro rappresenta un personaggio (Giuda, Pilato, Maddalena, la Vergine), oppure gli strumenti della Passione (la croce, i chiodi, la spugna, la lancia, la corona di spine). Sono tutte vestite di nero, tranne quella che impersona la Madonna, che porta un velo azzurro. Nello spazio antistante il santuario le donne eseguono il "pianto" che si compone di canti a solo intercalati da un coro di tre voci. La straziante melodia è unica per tutti i Misteri e i testi sono di composizione settecentesca. Dopo un canto in lode della Trinità, cui i presenti rispondono a ogni strofa, ciascuna delle "zitelle" descrive, cantando con accorata espressività, la funzione avuta nel martirio del Cristo. Al termine dell'emozionante manifestazione il vescovo si affaccia sulla loggia e benedice i fedeli.
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