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D.O.P.
Salamini Italiani alla Cacciatora
Zona Tipica: Friuli Venezia Giulia, Veneto, Lombardia, Piemonte, Emilia Romagna, Umbria, Toscana, Marche, Abruzzo, Lazio e Molise.

Salame di forma cilindrica, compatto e di consistenza non elastica. La fetta si presenta compatta ed omogenea, colore rosso rubino uniforme con granelli di grasso ben distribuiti. Profumo delicato e caratteristico, gusto dolce e delicato mai acido.


Arrosticini
Zona Tipica: Versante adriatico del Gran Sasso d'Italia e valle del fiume Pescara

Spiedini di carne ovina diffusi in quasi tutto l'Abruzzo ma tipici del versante adriatico del Gran Sasso d'Italia e della valle del fiume Pescara. Lo spiedino tradizionale è composto da carne ovina tagliata con il coltello a tocchetti di varie dimensioni alternando strati di carne a strati più piccoli di grasso di pecora che li rende morbidi e profumati. Necessita di carne di ottima qualità per poter reggere bene una cottura più lunga. Nella produzione in serie i tocchetti di carne sono più regolari (un centimetro) e vengono infilati nello spiedino di legno per una lunghezza di 10 centimetri.



I.G.P.
Vitellone Bianco dell’Appennino Centrale
Zona Tipica: Dorsale appenninica del Centro-Italia.

La carne di Vitellone Bianco dell'Appennino Centrale è prodotta da bovini, maschi e femmine, di pura razza Chianina, Marchigiana, Romagnola, di età compresa tra i 12 e i 24 mesi.



D.O.P.
Colline Teatine
Zona Tipica: Provincia di Chieti

Olio dal colore dal verde al giallo, odore fruttato da tenue ad intenso, sapore fruttato. Con la menzione geografica “Frentano” deve presentare un colore verde con riflessi dorati, un odore fruttato con sentore erbaceo, un sapore fruttato con sensazione leggera di amaro e piccante. Con la menzione aggiuntiva geografica “Vastese” deve presentare un colore dal verde al giallo, un odore fruttato con leggero sentore di foglia, un sapore fruttato con sensazione leggera di amaro.



D.O.P.
Olio Extra Vergine di Oliva Aprutino Pescarese
Zona Tipica: Provincia di Pescara

E' ricavato da olive delle varietà Dritta, Leccino e Toccolana in misura non inferiore all'80 per cento. L'olio deve presentarsi di colore dal verde al giallo con odore di fruttato medio-alto, sapore di fruttato, acidità massima non eccedente 0,6 grammi per 100 grammi d'olio.


Oliva tenera ascolana
Zona Tipica: Provincia di Ascoli Piceno e le colline tra i fiumi Tronto e Vomano della provincia di Teramo

Si distinguono soprattutto per la tenerezza e perché sono grandi, ovali e ricche di polpa, per la buccia sottile, il colore verde paglierino e, ancora, la dolcezza del sapore. Coltivate in una ristretta area di terreni calcarei che supera di poco i cento ettari e che non riesce a soddisfare le richieste del mercato. Mercato che, per altro, esiste da poco: soltanto vent'anni fa nessuno conosceva e comprava la Tenera Ascolana e il suo consumo era esclusivamente familiare. E sono proprio le famiglie ad aver salvato una delle olive da tavola più buone del Mediterraneo assieme alle ricette per conservarla e per cucinarla. Il metodo di conservazione più diffuso è la classica salamoia, ma l'oliva Tenera più celebre è quella farcita e fritta, un piatto di grande raffinatezza e di probabile origine ricca e borghese.


Cannellini di Sulmona
Zona Tipica: Sulmona (AQ)

Confetto lungo e sottile con all'interno un cuore di cannella.


Confetti di Sulmona
Zona Tipica: Sulmona (AQ)

Piccolo dolce, esternamente ricoperto di zucchero cotto che contiene al suo interno una mandorla pelata e tostata. Le mandorle (di Avola, le migliori), opportunamente lavorate, vengono messe in recipienti rotanti chiamati "bassine". Si distinguono per forma (a pera, a tamburo) o per il tipo di rotazione (su asse obliquo, orizzontali con fondo forato, ecc.). Al loro interno vengono nebulizzate delle soluzioni di saccarosio che, grazie al riscaldamento ottenuto per insufflazione di aria calda, evaporano lasciando uno strato uniforme di zucchero sulla mandorla. Il processo prevede fasi ripetute di bagnatura e di essiccamento, fino a ottenere lo strato di copertura voluto. La caratteristica dei confetti di Sulmona è che non prevedono l'uso di addensanti (amido e farine). Hanno quindi esclusivamente una copertura di zucchero che li rende particolarmente dolci e gustosi.
Dopo la fase di rivestimento, i confetti presentano una superficie rugosa e irregolare per cui subiscono la lisciatura, la colorazione (se necessaria) e la lucidatura. La confettatura è un processo molto laborioso e può richiedere anche diversi giorni per essere completato.

La tradizione vuole che il confetto da matrimonio sia bianco, ad indicare la purezza della sposa. Il rito del lancio dei confetti all'uscita del corteo dalla chiesa veniva chiamato sciarra ossia rissa, baccano, riferito ai ragazzi che correvano poi a raccogliere i dolci crendo confusione. Il numero di confetti nelle bomboniere deve essere dispari, un augurio per la nascita del futuro figlio.

Nel battesimo invece i confetti saranno rosa per le bambine, colore associato al sangue e quindi alla fertilità, azzurri per i maschietti, a simboleggiare il cielo e quindi la futura elevatezza morale. Alle nozze d'oro o d'argento saranno offerti confetti dorati o argentati, nelle feste di laurea la bomboniera è un piccolo cappello goliardico con il colore appropriato alla facoltà seguita (di solito il rosso).



Chitarra Abruzzese
Zona Tipica: Abruzzo

Telaio rettangolare in legno con fili di acciaio posti uno accanto all'altro alla distanza di poco più di un millimetro, un consistente numero di chiavi per tenere i fili sempre tesi, un piano sul quale cade la pasta. Su di esso si stende la sfoglia di pasta che, pressata dal matterello, sarà sezionata nei caratteristici maccheroni detti anche spaghetti alla chitarra.


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