ITALIA 
CALABRIA
Catanzaro
Cosenza
Reggio Calabria
Vibo Valentia
 
MANIFESTAZIONI
Feste Religiose
Gruppi Folklorici
 
CONTATTACI 
FORUM 
PREFERITI 
HOME PAGE 
Gruppo Folclorico "Canterini di Serrastretta"
Via G. Mazzini
Serrastretta (CZ)

Canti e danze per far rivivere storie, tradizioni, costumi di un popolo nelle luci e nei colori del folk

* gfcs@boot.it
: www.boot.it/gfcs

Festa dei vattienti
Nocera Tirinese (CZ)

Sabato santo

L'inizio è comune a molte altre celebrazioni simili: una statua raffigurante la Madonna che tiene fra le braccia il Cristo morto esce dalla chiesa, seguita dai fedeli e dalla banda musicale. E' sorretta da uomini vestiti di bianco e con la testa cinta da una corona di spine ed è preceduta da un'alta croce che avanza con solenne lentezza. Ogni tanto si ferma davanti a edicole e davanti alle chiese, all'interno delle quali sono stati allestiti i Sepolcri. Poi, all'improvviso, la folla si apre, tutti guardano in un punto lontano da cui provengono velocissimi due uomini scalzi legati fra loro da una corda. Uno è vestito di nero, l'altro di rosso e impersona l'Ecce Homo.
Giunti davanti alla statua i due si fermano. A questo punto quello dei due che è vestito di nero mostra un pezzo di sughero (il cardo) nel quale sono confiscati tredici frammenti di vetro e inizia a percuotersi le gambe. Il sangue comincia a uscire dapprima lentamente, poi più copioso. Qua e là tra la folla altri penitenti (vattienti) lo imitarono.
Sulle ferite di tanto in tanto viene versato vino misto ed acero che serve a disinfettare, ma anche a impedire che si rimarginino. Ogni vattiente si prepara a questo impressionante rituale con cura meticolosa: la vestizione ha luogo in una stanza dove hanno accesso solo gli amici e i parenti di sesso maschile. Egli indossa una maglietta nera e i corti pantaloncini che lasciano scoperte le cosce, una volta vestito immerge le mani in un pentolone in cui è stata bollita acqua e rosmarino e con tale infuso si lava le gambe.
Poi comincia a battersi le membra con le mani, dapprima lievemente, poi con maggior forza per far affluire il sangue. A questo punto entrano in scena gli strumenti di flagellazione, la rosa e il cardo. La rosa è un panno che serve per raccogliere il sangue colato e il cardo per battersi le gambe. Completano il rito i vattienti rientrano nelle loro case, dove con impacchi di acqua e rosmarino arrestano le emorragie.



Trovati: 2