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     DATI TERRITORIO     ALBA  CN 
 Regione: Piemonte   Provincia: Cuneo 
 Popolazione: 29.910   Altitudine: 172 metri slm  Zona Climatica: E
  Latitudine: 44° 41' 31" N    Longitudine: 8° 01' 57" E 
 
     MUSEI & MONUMENTI     ALBA  CN 

Civico Museo Archeologico e di Scienze Naturali Federico Eusebio
Civico Museo Archeologico e di Scienze Naturali Federico Eusebio
Via Paruzza 1
Alba (CN)
Costituito nel 1898 per iniziativa del latinista Federico Eusebio, il museo illustra la storia del popolamento della bassa valle del Tanaro, esponendo materiali dal V al II millennio a.c., reperti dall'insediamento romano di Alba Pompeia, collezioni di scienze naturali. Una sezione di antropologia raccoglie materiale reperito in scavi recenti.

Informazioni: ( 0173290092


     SAGRE & TRADIZIONI     ALBA  CN 
Giostra delle Cento Torri
Alba (CN)

Prima domenica di ottobre

Detto anche Palio degli Asini, viene conteso non, come nel famoso Palio di Asti, da purosangue e fantini di alto lignaggio, ma da miti somarelli guidati e sospinti da giovani albesi. Il Palio fa da corollario a un appuntamento assolutamente imperdibile per i buongustai, la fiera del tartufo, considerata la più importante al mondo nel suo genere, e rievoca un lontano episodio della guerra tra i comuni di Asti e di Alba. Si narra che il giorno di san Lorenzo del 1275, gli astigiani tenevano in assedio Alba e, certi di avere la vittoria in pugno, corsero per scherno un Palio sotto le mura della città proprio nella ricorrenza del patrono di Alba, quasi a sancire l'annessione della città. Gli albesi risposero celebrando immediatamente il loro Palio dentro le mura ma, non avendo più cavalli, che avevano sacrificato in mancanza di altro cibo, corsero in sella agli asini. Nel 1932 Asti, in segno di tardiva riconciliazione, invitò gli antichi nemici a partecipare con un cavallo alla sua corsa, ma poi all'ultimo momento ritirò l'invito senza spiegazioni. Fu così che gli albesi decisero di riesumare quel beffardo Palio che così divenne l'attuale giostra delle Cento Torri. La corsa ha luogo nel vastissimo cortile di un convento e vi partecipano i rappresentanti dei sette borghi cittadini. La manifestazione è preceduta da una cerimonia che serve a decretare l'investitura del podestà. Segue la sfilata in costume nelle vie del centro storico che conserva ancora quasi intatto l'aspetto di borgo medioevale. La figura principale del corteo è la signora di Santa Rosalia, una castellana probabilmente mai fisicamente esistita, che indossa abiti bianco-rossi, gli stessi colori dello stemma civico. La contrada vincitrice avrà l'onore di scegliere tra le sue ragazze più belle quella che impersonerà la signora l'anno successivo. Il vincitore della divertente corsa, tutta ragli, calci e impuntature, riceverà un magnifico gonfalone magistralmente ricamato dalle monache di clausura della Beata Margherita di Savoia, mentre l'ultimo sarà ironicamente premiato con un'inchioda (acciuga) con insalata. Artisti di strada e giocolieri, cantastorie e figuranti che rappresentano antichi mestieri si esibiscono qua e là nei crocicchi e nelle piazze. Immancabili gli sbandieratori che, al suono di trombe e tamburi, lanciano i loro stendardi colorati tra l'ammirazione degli spettatori comodamente seduti su un'area capace di diecimila posti.


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