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DATI TERRITORIO
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GRECCIO
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RI
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Regione: Lazio
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Provincia: Rieti
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Popolazione: 1.464
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Altitudine: 388 metri slm
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Zona Climatica: E
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Latitudine: 42° 27' 07" N
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Longitudine: 12° 46' 08" E
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MITI & LEGGENDE
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GRECCIO
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RI
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Il Presepe di Greccio
Greccio (RI)
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SAGRE & TRADIZIONI
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GRECCIO
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RI
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Presepe francescano
Greccio (RI)
24 dicembre
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Il primo a ideare un presepe vivente fu san Francesco che proprio qui, ispirandosi a una tradizione liturgica risalente al IX secolo, volle riprodurre la Natività del Cristo. Rifacendosi dunque alle sacre rappresentazioni, il poverello d'Assisi nel 1223 decise di riproporre l'evento in una grotta nei pressi del convento abbarbicato sulla montagna. Di questo avvenimento parlano tutti i biografi del santo, da Tommaso da Celano a Bonaventura da Bagnoregio, e proprio le parole di quest'ultimo ci sembra utile ricordarle qui: "Fece preparare una stalla, vi fece portare del fieno e fece condurre sul luogo un bove e un asino. Si adunano i frati, accorre la popolazione; il bosco risuona di voci e quella venerabile notte diventa splendente di innumerevoli luci, solenne e sonora di laudi armoriose. L'uomo di Dio stava davanti alla mangiatoia, ricolmo di pietà, cosparso di lacrime, traboccante di gioia. Il santo sacrificio viene celebrato sopra la mangiatoia e Francesco, levìta di Cristo, canta il santo Vangelo. Predica al popolo e parla della nascita del re povero e, nel nominarlo, lo chiama, per tendenza d'amore, il bimbo di Betlemme". Ancora oggi a Greccio si rinnova quel presepe vivente. Già nel pomeriggio coppie di zampognari percorrono le vie del paese suonando nenie natalizie. La sera poi araldi a cavallo convocano la gente a raccolta nei pressi del santuario. Dopodichè i fedeli si avviano, al lume delle fiaccole, lungo la strada che conduce al monte, mentre tutte le campane suonano a stormo. Nel piazzale del tempio si ripropongono le rappresentazioni dei quadri viventi in costumi medievali, arricchiti di dialoghi e cori. Poco prima della mezzanotte un corteo si dirige verso la grotta dove, presso una mangiatoia, un uomo impersona il santo che tiene in braccio il bambin Gesù. Dopo la celebrazione della messa si distribuisce il fieno benedetto a tutti i fedeli.
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