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MUSEI & MONUMENTI
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SAN CASCIANO IN VAL DI PESA
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FI
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Museo Vicariale d'Arte Sacra
Via Roma 3/1 San Casciano in Val di Pesa (FI)
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La chiesa di Santa Maria del Gesù (o del Suffragio), edificata nel 1638 ma ricostruita dopo i danni subiti nella seconda guerra, ospita una raccolta di dipinti di scuola toscana del XIII e XIV secolo provenienti da chiese del territorio circostante: tra questi una Madonna col Bambino di Ambrogio Lorenzetti (1319), un'altra Madonna col Bambino di Lippo di Benivieri e un San Michele arcangelo e storie della sua leggenda attribuito a Coppo di Marcovaldo. Al piano superiore, arredi sacri, tra i quali si segnalano le croci astili in rame dorato e argento del XIV-XV secolo, e paramenti liturgici dal XV al XVIII secolo.
Chiuso lunedì-venerdì Orario Sabato 16.30-19.00, domenica 10.00-12.30, 16.00-19.00
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Biglietto: Ingresso gratuito Informazioni: ( 055822944
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Chiesa di Santa Maria sul Prato - Museo della Misericordia
Via Morrocchesi 72 San Casciano in Val di Pesa (FI)
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Le opere raccolte nel corso dei secoli dalla Compagnia della Misericordia, istituzione fiorentina nata nel 1240-1244 circa, sono esposte nell'aula ecclesiale della chiesa di Santa Maria del Prato costituita nel 1355 dai domenicani di Santa Maria Novella a Firenze. Tra i capolavori presenti, un pergamo di Giovanni di Balduccio in marmo bianco e verde e in pietra serena, un crocifisso di Simone Martini e una Madonna col Bambino di Ugolino di Nerio.
Orario Visitabile a richiesta
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Biglietto: Ingresso gratuito Informazioni: ( 055828637
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Casa Machiavelli
Località S. Andrea in Percussina San Casciano in Val di Pesa (FI)
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La Casa di S. Andrea in Percussina, frazione di San Casciano, apparteneva insieme a diversi poderi alla famiglia dello Scrittore. Qui egli si rifugiò dopo essere stato esiliato da Firenze nel 1512, quando in città ritornarono i Medici. La fattoria, con l’annessa osteria dell’Albergaccio, è descritta in una delle sue più famose lettere, quella indirizzata all’amico Francesco Vettori e datata 10 dicembre 1513. Nella lettera viene descritta la sua giornata fra le occupazioni che gli derivano dalla conduzione delle sue proprietà e le serate trascorse all’osteria a giocare a tric-trac con l’oste ed un macellaio del luogo. Ma la notte egli si ritira nella sua biblioteca e trascorre le ore leggendo i classici, che gli hanno ispirato un libretto, scritto di getto in pochi mesi, ed intitolato De Principatibus: Il Principe, l’opera alla quale deve la sua fama.
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Informazioni: Visita su richiesta per i clienti della trattoria l’Albergaccio
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