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     DATI TERRITORIO     VITERBO  VT 
 Regione: Lazio   Provincia: Viterbo 
 Popolazione: 59.308   Altitudine: 326 metri slm  Zona Climatica: D
  Latitudine: 42° 25' 11" N    Longitudine: 12° 06' 35" E 
 
     MUSEI & MONUMENTI     VITERBO  VT 

Museo degli Ex Voto
Museo degli Ex Voto
Piazza Santuario Maria della Quercia
Viterbo (VT)
All'interno del santuario rinascimentale della Madonna della Quercia (2 km a nord-est) è ospitata una collezione di ex voto, costruita principalmente da tavole dipinte tra il XV e il XVIII secolo. Completano la raccolta paramenti sacri di varie epoche e reperti etruschi.

Orario Visitabile a richiesta

Biglietto: Ingresso gratuito
Informazioni: 
( 0761306984 FAX 0761220871



Museo Civico
Museo Civico
Piazza Crispi 2
Viterbo (VT)
Allestito nell'ex convento di Santa Maria della Verità, il museo è una delle più antiche collezioni pubbliche del Lazio. La sezione archeologica comprende reperti del periodo villanoviano, etrusco e romano provenienti da scavi effettuati nel territorio viterbese. Si segnala, in particolare, il sarcofago romano della Bella Galiana (III secolo d.C.). La pinacoteca comprende terrecotte robbiane, sculture e dipinti dal XIII al XIX secolo. Tra essi si ricordano il Presepe del Pastura (1488), l'Adorazione dei Magi di Cesare Nebbia, la Presentazione al Tempio di Antiveduto Gramatica (XVII secolo), la Flagellazione e la Pietà di Sebastiano del Piombo (XVI secolo), la Madonna col Bambino di Vitale da Bologna (XIV secolo), un frammento (Madonna col Bambino) di pala d'altare di Antoniazzo Romano (XV secolo), il Riposo in Egitto di Giovan Francesco Romanelli (XVII secolo) e l'incredulità di San Tommaso di Salvator Rosa (XVII secolo). Si conservano inoltre una collezione numismatica del Cinquecento, una raccolta di ceramiche da spezieria e una galleria di ritratti dell'Ottocento.

Chiuso lunedì 
Orario Estate: martedì-domenica 9.00-19.00. Inverno: martedì-domenica 9.00-18.00

Informazioni: 
( 0761348275 FAX 0761348276



Museo Archeologico Nazionale
Museo Archeologico Nazionale
Piazza della Rocca 21
Viterbo (VT)
Il museo, riaperto in parte nel dicembre 1997 e tuttora in fase di allestimento, ha sede nella trecentesca (ma poi trasformata) Rocca Albornoz. Comprende una sezione sull'architettura etrusca del territorio viterbese con i reperti venuti alla luce dagli scavi di Acquarossa (decorazioni delle case, VII-VI secolo a.C.) e da San Giovenale (età del Bronzo-III secolo a.C.); da Civita Musarna (mosaico delle terme, ex voto, monete ritrovate anche nei contenitori di terracotta). Interessante il ciclo delle otto Muse (150 d.C.) che ornavano il frontescena del teatro di Ferento e già collocate nel Museo Archeologico di Firenze.

Chiuso lunedì 
Orario Martedì-domenica 9.00-19.00

Informazioni: ( 0761325929



Museo della Ceramica Brugioli
Museo della Ceramica Brugioli
Via Cavour
Viterbo (VT)
Il museo conserva circa 200 reperti, datati tra il XII e il XVIII secolo, provenienti dal territorio dell'alto Lazio. Si segnalano le Panate a impasto (XII secolo), i manufatti dorati in zaffiro blu a rilievo e i vasi da farmacia decorati con stemmi dell'Ospedale e del Comune di Viterbo (XVII secolo).

Orario Estate: venerdì-domenica 10.00-13.00, 16.00-20.00. Inverno: venerdì-domenica 10.00-13.00, 15.00-19.00

Informazioni: ( 0761346136



Orto Botanico dell'Università della Tuscia
Orto Botanico dell'Università della Tuscia
Strada Santa Caterina
Viterbo (VT)
L'orto botanico si stende su una superficie di 6 ettari, entro i quali sono ricostruiti ecosistemi della macchia mediterranea, delle oasi africane, dei deserti del Messico settentrionale, delle aree subtropicali dell'Australia e della foresta tropicale africana.

Orario Estate, autunno, inverno: lunedì-sabato 8.00-13.00. Primavera: lunedì-sabato 8.00-13.00; domenica 15.00-20.00. Visitabile anche a richiesta

Informazioni: ( 0761357097- 0761352566



Museo delle Macchine di Santa Rosa
Museo delle Macchine di Santa Rosa
Via San Pellegrino 60
Viterbo (VT)
Il museo, allestito nella sede dei Facchini di Santa Rosa, conserva cimeli, libri, fotografie, bozzetti, manifesti e documenti relativi al trasporto della Macchina di Santa Rosa, processione che si effettua ogni anno la sera del 3 settembre.

Orario Aprile-settembre: mercoledì-domenica 10.00-13.00, 16.00-20.00. Ottobre-marzo: venerdì 15.00-17.00; sabato, domenica 10.00-13.00, 15.00-17.30

Biglietto: Ingresso gratuito
Informazioni: ( 0761345157


     MERCATINI     VITERBO  VT 
Sotto il Campanile
Viterbo (VT)
Piazza dei Caduti

Ia 3° domenica 

Informazioni:
Sig.re Galeotti Mauro
( 0761/345877
     SAGRE & TRADIZIONI     VITERBO  VT 
La "Macchina di Santa Rosa"
Viterbo (VT)

Prima domenica di settembre

Santa Rosa è la patrona di Viterbo; intorno a questa delicata e coraggiosa figura, vissuta solo diciassette anni verso la metà del XIII secolo, corrono molti racconti, ammantati di storia e leggenda.
Il suo corpo fu rinvenuto intatto dopo sette anni dalla morte e fu traslato, per volontà di papa Alessandro IV, con una solenne processione dalla cappella in cui era stato provvisoriamente deposto a quello che poi diverrà il santuario a lei dedicato. A partire dal Seicento tuttavia il semplice baldacchino che serviva a portare in processione l'immagine della santa, si trasformò in una macchina monumentale: un altissimo obelisco fiorito di figurazioni simboliche e punteggiato di lampadine, il cui trasporto impegnava una quantità di uomini in una prova notevole di forza. Oggi la "torre che cammina" è una guglia di cartapesta alta una trentina di metri che raggiunge il peso di quaranta quintali. Cento "facchini", scelti con molta cura, provvedono a imprimerle il movimento. Non è facile essere accolti nella confraternita laica incaricata di questo compito, gli aspiranti, infatti devono sottoporsi a prove di resistenza con pesi di piombo. Alle 14 si svolge la cerimonia della vestizione, i portatori indossano una tunica bianca con una fascia rossa intorno alla vita, dopodichè il gruppo compie una visita di devozione in cinque chiese per invocare sostegno e aiuto. Al termine ricevono la benedizione e l'assoluzione in articulo mortis, dato che si accingono a un'impresa che presenta non pochi pericoli. Alle 21 cadono i teli che nascondevano la "macchina" e gli uomini si pongono sotto le travature, la struttura ondeggia, si solleva, si muove. Il percorso è di circa un chilometro, interrotto da quattro brevi soste per riposarsi e rinfocillarsi. Tutte le luci si spengono mentre la guglia e splendente avanza rasentando i palazzi al ritmo scandito dalla banda musicale. Infine vi è da affrontare l'ardua salita che porta al santuario, è il momento più difficile e rischioso che i portatori intraprendono di corsa, fino a deporre il pesante carico sul sagrato. In quel momento si riaccendono le luci della città e scoppiano gli applausi della folla.



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