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Museo del Mare
Museo del Mare
Via Prangi - Marinella
Pizzo (VV)
Dispone di oltre 40.000 conchiglie provenienti da tutto il mondo, circa 2000 fossili italiani e stranieri della flora e della fauna marina, centinaia di pesci imbalsamati e mummificati, scheletri di pesci e cetacei, diverse varietà di organismi della flora marina. Inoltre attrezzi usati nella costruzione delle navi, tal taglio dell'albero al lavoro del maestro d'ascia, attrezzi costruiti da artigiani o da pescatori (reti, specchi, fiorcine, piombi, arpioni, corde, ceste, lumi ecc.), conchiglie e coralli lavorati a mano. Sono esposti anche 120 quadri a soggetto marinaro.

Orario Lunedì, martedì, giovedì-domenica 15.00-20.00; mercoledì 8.30-12.00

Biglietto: Ingresso gratuito
Informazioni: ( 0963534903



Museo della Ginestra Eugenio Celestino
Museo della Ginestra Eugenio Celestino
Via Monaci 14
Longobucco (CS)
Nel museo è documentato l'intero ciclo della trasformazione della ginestra, dalla pianta ai filari: la macerazione, la battitura, la sfilettatura, la cardatura, la filatura, la tintura e la tessitura. Sono esposti antichi tessuti, arazzi, copriletti, tappeti.

Orario Lunedì-domenica 10.00-12.00, 16.00-18.00 Visitabile anche a richiesta

Biglietto: Ingresso gratuito
Informazioni: 
( 098371048 FAX 098371048



Podere delle Carrozze
Podere delle Carrozze
Contrada Monte Musofalo - Siano
Catanzaro (CZ)
La collezione, di proprietà del barone De Paola, è composta da 25 carrozze d'epoca, tra cui quella utilizzata nel film "Via col vento". Sono anche esposti numerosi oggetti che documentano vari aspetti della vita contadina.

Orario Lunedì-venerdì 8.30-12.00, 16.00-18.00; sabato, domenica visitabile a richiesta per gruppi

Biglietto: Ingresso gratuito
Informazioni: ( 0961469546



Museo dell'Artigianato Tessile della Seta, Costume e Moda Calabrese
Museo dell'Artigianato Tessile della Seta, Costume e Moda Calabrese
Via Re Ruggero 9
Reggio di Calabria (RC)
In quattro sale vengono illustrati i cicli di lavorazione, dalla materia prima al prodotto finito, di diversi tessuti come seta, fibra di ginestra di produzione locale, lino, cotone, canapa, lana. Sono esposti costumi tradizionali popolari e abiti d'alta moda, maschili e femminili.

Orario Mercoledì, sabato 8.30-12.30, 15.00-20.00 Visitabile anche a richiesta

Biglietto: Ingresso a offerta
Informazioni: 
( 0965899791 FAX 0965331332



Museo della Certosa
Museo della Certosa
Contrada Certosa 1
Serra San Bruno (VV)
Situato nella celebre certosa fondata nel'XI secolo, il museo vanta, tra le opere esposte, una tela cinquecentesca raffigurante San Bruno, medaglioni in gesso con santi e beati dell'ordine certosino, opere di Giovanni Scrivo (inizi XX secolo) e un grande orologio meccanico francese di fine Settecento originariamente sul campanile. Il museo ricostruisce alcuni ambienti, come la chiesa conventuale e la cella del monaco con le dipendenze (giardino e laboratorio) che documentano la regola di vita e la cultura dei monaci.

Orario Estate: lunedì-domenica 9.30-13.30, 15.00-20.00 Inverno: martedì-domenica 15.00-18.00

Informazioni: ( 096370608



Museo dell'Emigrazione Monsignor Scalabrini
Museo dell'Emigrazione Monsignor Scalabrini
Piazza San Leoluca
Vibo Valentia (VV)
Il museo, istituito nel 1995, ha sede nel Valentianum. Attorno a un tipico baule usato dagli emigranti calabresi e risalente agli anni Venti del Novecento, è disposta una vasta collezione di oggetti (foto, lettere, immagini sacre, bauli e valigie, attrezzi da lavoro, macchine per scrivere, macchine per cucire, radio, grammofoni ecc.) che documenta il fenomeno dell'emigrazione meridionale, e in particolare di quella calabrese.

Orario Visitabile a richiesta

Informazioni: ( 096342344



Teatro romano di Locri
Contrada Marasà
Locri (RC)
Il teatro si trova sul dromo della città antica; la cavea è appoggiata su un pendio naturale della collina, con i gradini realizzati mediante il taglio della pietra tenera locale. Il complesso consta di sette settori divisi da scalette; ed in pianta l’edificio risulta più grande di un semicerchio. L’impianto greco su cui si imposta il rifacimento romano è del IV sec. a.C.; il primo rifacimento romano data alla metà del I sec. a.C., seguito da altri rimaneggiamenti non ben databili. Gli interventi romani sono ben visibili in alcune zone della gradinata e dell’orchestra (con la costruzione dei corridoi laterali).

Informazioni: ( 0964/390023


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